Elisa Bertaglia

ELISA BERTAGLIA

Mi chiamo Elisa Bertaglia, sono una pittrice, sono nata a Rovigo e ho studiato all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Ho partecipato alla seconda edizione di Fragile Bellezza collaborando con l’azienda Margherita Burgener ed è stato interessante confrontarmi con la tematica della fragilità legata al corpo e soprattutto gettarmi in questa collaborazione, uscendo dagli schemi tradizionali del mio lavoro in studio. Ho colto questa esperienza come un’opportunità di scambio e un’occasione per poter crescere, sviluppando la mia poetica verso percorsi inusuali. Infatti, lavoro prevalentemente in pittura e sebbene in passato mi sia confrontata con la dimensione scultorea e installativa, questa è la prima volta che mi affaccio all’oreficeria.

La coppia di opere che presento per Fragile Bellezza non è nata solo da una mia idea che ho poi affidato alle mani sapienti del team orafo, ma è frutto di un confronto serrato con Emanuela. Volevamo che l’opera nascesse dal dialogo e volevamo partecipare entrambe a tutte le fasi di progettazione e realizzazione; per questo motivo abbiamo deciso di partire da una tematica che accomuna sia il mio lavoro come artista sia quello dell’azienda Margherita Burgener, cioè la natura. Nel mio caso non è un tema che viene letto attraverso la classica rappresentazione paesaggistica di stampo occidentale, ma viene interpretato in una chiave simbolica e dualistica che ha molto a che vedere con la filosofia orientale dove il concetto di natura è composto dall’idea di fragilità e contemporaneamente dalla presenza dentro la fragilità stessa del suo opposto, cioè del concetto di difesa, di protezione, di violenza.

Il disegno che ho realizzato è un piccolo groviglio di foglioline di rovo dalla forma lanceolata. Il titolo stesso del disegno è brambles, cioè rovo. Queste piccole foglie che all’apparenza sono esili e leggere, presentano in se stesse degli elementi di difesa rappresentati da piccole spine. A partire da questo disegno ha preso avvio la nostra comune riflessione. Inizialmente, infatti, accanto al groviglio vegetale compariva anche il corpo di giovane donna che poi abbiamo deciso di togliere lasciando solo il rovo. Questo, sia per ottenere una visione più simbolica e meno didascalica, sia per una maggiore adesione a una visione prettamente orientale che è più rappresentativa del mio lavoro che è fortemente debitore di un dialogo con il pensiero di filosofi o poeti come Bashō o con quello della scrittrice sud-coreana Ankang che nei suoi romanzi ha spesso come protagoniste giovani donne che affrontano percorsi di metamorfosi e cambiamento interiore fino a trasformarsi, alcune volte letteralmente altre volte metaforicamente, in piante. Dietro la scelta di asciugare il linguaggio e l’immagine c’è proprio la volontà di arrivare ad una identificazione totale tra corpo e natura – che è poi il tema di quest’anno di Fragile Bellezza – e tra corpo e gioiello, inteso come talismano.

Anche se il corpo è sottinteso, l’idea di corpo è stata centrale. Entrambe, infatti, abbiamo voluto realizzare un oggetto che fosse a stretto contatto con il corpo e per il corpo, indossabile, un gioiello talismano. Se infatti ci svincoliamo dall’idea di oggetto magico, un talismano non è altro che un monile che evidenzia le fragilità e le debolezze umane, non per il gusto di farlo, ma per elevarle al livello della coscienza al fine di tramutarle in potenza. Ecco così che torna in gioco nel gioiello stesso il dualismo della natura delle foglioline di rovo.

Opera

Brambles
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Artista

Elisa Bertaglia
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Azienda

Manuela Burgener
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