Carlo Galfione / Scuola Orafa For.Al “Vincenzo Melchiorre”

Carlo Galfione

Sono un artista di Torino. Lavoro soprattutto in campo pittorico sperimentando diverse tecniche. La caratteristica del mio lavoro è il supporto: non uso la tela bianca, ma carte da parati o tessuti, a volte antichi ritrovati nei luoghi più disparati. La mia è una riflessione sui codici estetici e su quanto questi, inconsciamente, influenzino la nostra percezione e l’idea del bello. Mi piace associare ai pattern dell’industria tessile, storicizzati, codificati, a forme naturali, facendoli diventare pattern decorativi; mi piace sovrapporre a questi tessuti altre storie, ritratti, elementi astratti fino a che le loro forme si fondono insieme. A volte gioco con carte e soggetti di epoche opposte. Creo contrasti.

Non è la prima volta che lavoro a Valenza, ma misurarmi con l’arte orafa è stata una bellissima sfida. Di solito infatti lavoro in bidimensionale o con grandi installazioni. In questo caso la difficoltà è stata racchiudere la mia idea in pochi centimetri. Nel cogliere questa sfida non ho però voluto approcciare il lavoro fingendomi un designer che non sono o non rispettando i canoni propri dell’oreficeria. Ho voluto essere fedele a me stesso. Per questo motivo ho pensato di far realizzare un medaglione in cui potessi racchiudere un’immagine scelta e creata da me. Inoltre questo medaglione doveva simulare un oggetto antico, ritrovato, per mantenere vivo il senso della storia che caratterizza tutte le mie opere.

Da questo punto di vista è stato un bellissimo risultato corale.

L’idea di Fragile bellezza si lega alla natura del mio lavoro. Quello che faccio infatti è prendere ‘frammenti di bellezza’, osservarli, studiarli e fare in modo che anche gli altri li guardino da un altro punto di vista. Il concetto stesso che sta alla base del mio lavoro è fragile, perché fragile è la percezione. In questo caso ho voluto anche evidenziare un altro aspetto della fragilità laddove i metalli nobili dell’oreficeria vanno a racchiudere e proteggere l’immagine di un amato, un posto ideale, la fragilità di un momento dipinta su carta. Fragile bellezza racchiude il significato profondo della mia opera.

Veronica Porro

La Scuola orafa For.Al “Vincenzo Melchiorre” è sul territorio di Valenza da quasi mezzo secolo e forma giovani allievi nel campo dell’oreficeria, nell’incastonatura di pietre preziose e nel design del gioiello. Per noi aderire a questo progetto è stata una grande opportunità per mantenere vivo il legame con l’arte che in un percorso di formazione come il nostro è di primaria importanza.

Il progetto ha dato l’opportunità ad alcuni nostri insegnanti, in particolare a Vittorio Garbi, Aldo Gubiani e Antonio Carandini, di collaborare con Carlo Galfione. Il valore aggiunto è che la partecipazione a questa iniziativa è stata lo stimolo anche per attivare progetti futuri di collaborazione.

 Gli oggetti a cui si è data forma su idea dell’artista sono due medaglioni con un coperchio cesellato, uno dei due è incastonato con un cammeo nel cui interno è stato inserito, sottovetro ottico, un piccolo acquerello. L’artista ha messo l’idea e noi la manualità. Tutto è stato fatto a mano, dallo sbalzo al cesello del coperchio, all’incastonatura del cammeo, fino all’assemblaggio di tutti i pezzi con un fine lavoro di oreficeria. Anche l’antichizzazione è stata fatta a mano con varie tecniche di abrasione e di ossidazione per assecondare la volontà dell’artista che voleva dare l’idea di un oggetto antico, ritrovato. É stato un lavoro impegnativo, a volte ha generato qualche difficoltà, ma è stato stimolante.

Opera

Nemesis / At Least For Now
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Artista

Carlo Galfione
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Azienda

Scuola Orafa For.Al “Vincenzo Melchiorre”
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