ANGRY
Sono Fabio Angri di Angry srl di Valenza. L’azienda nasce nel 1977 con mio padre che era incastonatore di pietre preziose. Io mi sono formato all’istituto d’Arte “Benvenuto Cellini” di Valenza e ho iniziato la mia carriera collaborando come apprendista presso diversi laboratori orafi del territorio per imparare a gestire e migliorare creatività e manualità, capacità che ho poi portato nell’azienda di famiglia facendola crescere come realtà orafa a tutti gli effetti, non solo specializzata nell’incastonatura, ma in grado di affrontare tutte le fasi di lavorazione di un gioiello. Oggi siamo una realtà riconosciuta al mondo soprattutto per il soggetto animalier con una collezione che conta più di quattrocento animali creati in oro 18 carati e pietre preziose.
Sono rimasto molto colpito dalla prima edizione di Fragile Bellezza e ho deciso di mettermi in gioco partecipando alla seconda edizione. Ho così conosciuto l’artista Angelo Maisto con cui è nato subito un feeling incredibile che ci ha portato a mettere a fuoco in pochissimi minuti l’opera che avremmo voluto realizzare. La coppia di orecchini che abbiamo creato è, a mio parere, un esempio interessante sia dal punto di vista progettuale sia per l’insieme di materiali, non solo preziosi, che la compongono. La sfida per noi come azienda era cercare di ‘essere artisti’ nel rispettare la creatività di un artista, in questo caso Maisto, senza snaturare la sua idea. Tutto ciò sarebbe stato estremamente complicato se non ci fossimo trovati in sintonia.
Una volta visto il suo bozzetto io mi sono limitato a inserire quello che secondo me mancava per creare una completezza nell’oggetto come gioiello, inserendo tra i materiali poveri come il ferro e il piombo, i metalli preziosi. Ogni passaggio è stato condiviso con l’artista in una totale comunione di intenti ed il risultato è un vero e proprio oggetto d’arte indossabile.
Non credo infatti che il mondo dell’arte e della gioielleria siano due universi opposti: ci sono artisti come il maestro scultore Giò Pomodoro che hanno realizzano installazioni di grandi dimensioni e gioielli. Ogni opera in sé è trasformabile in gioiello e non c’è niente che non si possa fare, bisogna però avere l’apertura mentale per capire che il gioiello non è solo un oggetto frivolo, ma può essere qualcosa di più, un oggetto d’arte. Questo è l’obiettivo che mi propongo con la mia azienda.